Domenica 25 maggio è finita la tornata elettorale per le elezioni per il Parlamento europeo in tutta Europa. Queste elezioni hanno dato molti colpi di scena e in particolare hanno affermato un concetto molto importante, l'assoluta relatività dei sondaggi, che approssimano una vittoria o una sconfitta o una decadenza strutturale, ma che in realtà non corrisponde al vero voto. Il Partito Popolare Europeo ha ricevuto il 28,89%, mandando in Parlamento 217 parlamentari; il Partito Socialista Europeo ha ricevuto, invece, il 26,5% dei voti totali e ha eletto 199 persone; l'Alleanza dei Liberali e dei Democratici d'Europa ha ottenuto l'8,12% delle preferenze, inviando dall'Europarlamento 61 deputati; i Verdi europei hanno ottenuto invece il 6,66% delle preferenze e hanno portato in Parlamento europeo 50 persone; il Partito della Sinistra Europea ha ricevuto il 6,13% delle preferenze e eletto 46 persone; i Conservatori e i Riformisti d'Europa hanno preso il 5,59% e hanno inviato in Parlamento 42 persone; l'Europa della Libertà e della Democrazia ha ottenuto il 4,39% e inviato al Parlamento europeo 33 persone; i non iscritti, come per esempio il MoVimento 5 Stelle e il Front National e altri partiti euroscettici non affiliati a nessun gruppo europeo, hanno ottenuto alle elezioni il 4,93% e 37 seggi, mentre tutti gli altri partiti l'8,79% e 66 seggi. Come già detto prima, queste elezioni hanno dato diversi colpi di scena, in Italia il Partito Democratico ha ottenuto il 40, 81% dei voti ed è il primo partito, con una percentuale contraria a tutti i sondaggi, assieme a esso sono entrati il MoVimento 5 Stelle, Forza Italia, Lega Nord, L'Altra Europa con Tsipras e il Nuovo Centrodestra, che hanno avuto diverso esito da quello previsto; in Francia guida la classifica il Front National, presieduto da Marine Le Pen, sono entrati anche l'Unione per un Movimento Popolare, il Partito Socialista, che ha subito un forte calo consensuale e del quale il presidente francese Hollande ha riunito il suo partito e ha parlato a tutti i francesi, e anche altri tre partiti minori; in Grecia ha stravinto il partito del candidato presidente della commissione UE del Partito della Sinistra Europea, Alexis Tsipras, SYRIZA, seguito da Nuova Democrazia, partito che sta governando tuttora la Grecia, dal fronte neonazista e dal decaduto PaSoK; in Germania, il partito Cdu, della cancelliere Angela Merkel, e' primo, seguito dal Partito Social-Democratico e da tutti gli altri che adesso compongono i parlamenti tedesco ed europeo; in Spagna il Partito Popolare e il Partito Socialista Operaio Spagnolo sono primi, ma per poco, seguiti da partiti inferiori e dalla Izquierda Plural, che hanno portato risultati notevoli per la Spagna in Europa; in Regno Unito hanno trionfati i partiti euroscettici, facendo classificare al secondo posto il Partito Laburista e al terzo il Partito Conservatore, partito alla maggioranza del governo. Inoltre ci sono state le elezioni regionali in Piemonte, in cui ha stravinto la coalizione di centrosinistra, che proponeva alla presidenza della regione Piemonte l'ex-sindaco di Torino Sergio Chiamparino, e in Abruzzo in cui ha trionfato il centro-sinistra, portando l'ex-governatore Giovanni Chiodi a un risultato scarso, e le elezioni amministrative, che hanno visto trionfare il centro-sinistra, decadere il centro-destra, prosciugare Scelta Civica e Scelta Europea e far fare un flop al M5S. Un risultato inaspettato, una novità per l'Europa, un nuovo corso.
28 maggio 2014
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