Nella giornata di ieri una strage ha colpito non solo una nazione così libera e democratica, come la Francia, ma il mondo intero lasciando negli occhi di tutti, dai più poveri ai più ricchi, un tale sgomento da suscitare in tutti quanti un grosso odio generale. Infatti, ieri 7 gennaio 2015, verso le 11:00/11:30 del mattino i diritti di libertà d'espressione e di parola sono stati violati da alcuni terroristi islamici armati che hanno compiuto un crimine alla redazione del giornale satirico Charlie Hedbo, provocando 12 morti e una decina di feriti. Le vittime erano vignettisti storici del giornale, come Wolinski, Tignous o Cabu, il direttore Stephan Charbonnier "Charb", alcuni della redazione; ma quello che ha fatto più scalpore è stato il video pubblicato sul Web, che riguarda l'uccisione della guardia di vigilanza di religione musulmana appostata fuori dalla redazione, che ha toccato i cuori di tutto il mondo, suscitando ancor più scetticismo verso gli stranieri e molto stupore e emozione per il resto del mondo, come ogni Capo di Stato e di governo, che ha rivolto un sincero messaggio di dispiacere al presidente francese François Hollande. Questo triste episodio si può collegare ai video, come ho ricordato nel messaggio di fine anno, dell'ISIS, che hanno gettato una tragica spirale di odio verso l'occidente con un video delle esecuzioni, tra cui ne sono state fatte altre due contro i giornalisti tunisini ostaggi dal settembre scorso. Mentre il mondo piangeva questo triste evento, intanto il sito di al-Qaeda veniva aggiornato con scritte di congratulazioni per gli assassini, in quanto hanno ucciso delle persone poco gradite perché secondo loro "miscredenti".
Per dare un breve pensiero, NON SI POSSONO BLOCCARE DELLE VOCI CON LA VIOLENZA, MA SOPRATTUTTO NON È GIUSTO INFIERIRE IN QUESRO MODO CON CHI NON DÀ CONTRO LE OPINIONI ALTRUI.
8 gennaio 2015
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